Stamattina in ufficio in bici.
Voglio cominciare a provare il comportamento della bici con qualche pezzo di equipaggiamento in più (portapacchi posteriore, accessori manubrio, luci)
Cielo velato all'alba, chiarore a est, gradevole freschino di fine estate.
Ieri le previsioni erano pienamente rassicuranti.
Mi avvio da Pieve che il traffico delle auto sta appena facendo capolino.
Proseguo lungo strade a basso traffico, e noto qualche nube in aumento.
Nonostante la fiacca riesco a mantenere la dignitosa media di 27 all'ora, e la strada non dà problemi, eccetto qualche prevedibile auto in più rispetto alla scorsa settimana.
A S.Donato Milanese ad un semaforo incontro un fratello a pedali, anche lui equipaggiato per benino.
"Plic".
...???...
Dopo qualche minuto "plic-ploc".
...oppoffarbacco...
Mi avvedo che il cielo si è stranamente scurito in modo repentino.
"Tic-toc-tac".
Attacca a piovere, dapprima con leggerezza autunnale, poi con insistenza primaverile, sino a divenire, una volta oltrepassata la Stazione MM, un autentico acquazzone estivo.
Percorro strade già abbondamentente sciacquate, con pozze per ogni dove, e ci metto più attenzione perché ho le gomme veloci "full slick", mi basterebbero 20 cmq di brecciolino per finire a pedalare in orizzontale.
Sul rettilineo finale fanno la loro pirotecnica comparsa lampi, fulmini e saette a fare da colonna sonora alla sfida del secolo "Human vs. Nature".
Giungo in 55 minuti, ma solo per scoprire, una volta al coperto, che il peggio doveva ancora arrivare. In 5 minuti si scatena un nubifragio.
Gongolo (no, non il nano, ma la prima persona singolare del verbo "Gongolare").
Tutto sommato mi è andata bene anche nell'imprevisto.
Adesso non mi rimane che scacciare le trote dalle scarpe, e asciugare il vestiario per il rientro di oggi pomeriggio....
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