lunedì 21 maggio 2012

PREPARAZIONE PER LA CORSICA - LE INTENZIONI



Prende corpo, sempre più corpo.
Una generica passione che fa da sfondo iniziale ti fa dapprima sorgere un'idea.
L'idea poi cresce, aumenta di volume, esige continui approfondimenti, stimola sempre nuove curiosità, chiede nutrimento e si sviluppa sino a raggiungere una certa autonomia (ci pensi mentre guidi, mentre ti lavi i denti, mentre sali le scale, nei tempi morti).
E così ti ritrovi a stendere una pianificazione, a immaginare tappe (innaturale suddivisione del continuo flusso roto-peda-lante indotta dagli umani limiti), a pensare a traghetti, alloggi, in una spirale che si autoalimenta, tirandosi dentro anche una Guida Routard e una mappa 1:150.000.
Il vortice ineluttabile che ti trascina in cielo e ti spara nello spazio lo incontri sottoforma di Google Earth, che addirittura ti visualizza fotograficamente ampi tratti di quella strada che sino ad allora hai solo immaginato, e in due sole dimensioni.
Il punto più alto lo tocchi nel preciso momento in cui stabilisci una data di partenza.

La mia - se tutto va per il verso giusto - sarà il prossimo 9 giugno. E a differenza della Sardegna mi attendono luoghi completamente sconosciuti, e neppure familiari.

Adesso segue la parabola discendente, nel percorrere la quale gli eventi acquisteranno velocità sino a impattare con la mia stessa idea, che nel frattempo si è materializzata QUI....

Qualche commento in ordine sparso (con la pianificazione davanti agli occhi):

  • confermo la mia incrollabile fedeltà alla modalità "bici + treno", nonostante tutti i tentativi di Trenitalia di disincentivare tale opportunità (scarsissima scelta di treni, penuria di spazio a bordo, regolamenti ottocenteschi);
  • scelgo la Moby Lines perché viaggia di notte; la Corsica Ferries invece di giorno e arrivare nel tardo pomeriggio mi sballerebbe tutto;
  • a differenza di quanto inizialmente pensato mi sa che "taglio il ditone", tirando dritto da Bastia a Calvi. Ho letto da qualche parte che Capo Corso, a parte il poter dire "ci sono stato", non offre grandi attrattive, c'é praticamente un'unica trafficatissima strada, e poi in questa maniera posso sfruttare un anticipo di due giorni, spendibili più avanti per piazzare magari un giorno di riposo; il pittoresco "Sentiero dei doganieri" sulla costa più a nord sarebbe comunque fuori dalla mia portata, perché impraticabile in bici;
  • scendendo lungo la costa ovest ho stimato tappe medie più lunghe che in passato (70-90 km anziché gli usuali 50-60). Con l'allenamento e la pratica di tutto un inverno (nonostante abbia messo su un paio di chili) confido di potermelo permettere salvaguardando il piacere del viaggio. Resta ferma la libertà totale tipica del cicloviaggio, ovvero: dove mi stanco mi fermo (in Corsica abbondano gli alloggi);
  • questo viaggio è in realtà la somma di due: scendere lungo la Costa Ovest fino a Bonifacio, per poi risalire verso nord lungo la dorsale centrale, vero scrigno di delizie per pochi intimi;
  • la tappa da Bonifacio a Zonza, passando per Porto Vecchio, sale nella seconda parte, toccando un lago in quota e costeggiando un contrafforte montuoso. Ho già l'acquolina in bocca....
  • il campeggio dove ho scelto di fermarmi a Zonza - stando alle informazioni raccolte - è praticamente primordiale. Uno spiazzo in mezzo agli alberi e in riva a un fiume. Punto;
  • Da Zonza comincia il bello: una bella salita ininterrotta in mezzo ai larici che mi porterà fino ai 1.290 metri del Passo del Col de Verde. Lì incrocerò il GR20 (Grand Randonneur), il percorso di trekking in altura tra i più famosi dell'Europa extra-alpina. Pernottamento nell'area camping annessa al locale rifugio;
  • dal Col de Verde a Corte prima si scende, e poi si risale più di prima, con uno scollinamento a 1.310 metri;
  • se ce la faccio ad arrivare tranquillo vorrei raggiungere un bel campeggio nella Gola della Restonica, qualche km a sudovest di Corte. Altrimenti mi trovo un altro camping in città;
  • dopo Corte scendo verso nordest, sulla costa, dove mi avvicinerò a Bastia il più possibile per la notte: l'indomani infatti il traghetto per Genova parte alle 9 del mattino e la sveglia si preannuncia antelucana: una tappa cortissima mi fa comodo.
Non conosco un tubo di francese, confido nelle assonanze (non solo linguistiche) con i Corsi per potermela cavare quotidianamente. E' pur vero però che non metto in conto di fare chissà quale conversazione, anzi. Sfido chiunque - per averlo provato - ad essere ciarliero dopo 80 km di pedale sotto il sole, le salite e magari col vento contro.

Sarebbero circa 820 km, tappe di trasferimento sul continente comprese. Ci sono parecchie alternative per lasciare anticipatamente il Tour e spezzettare il giro in vari tronconi sfruttando i porti che toccherò. La principale alternativa è quella di fare la sola discesa fino a Bonifacio e poi darmela a gambe verso Santa Teresa di Gallura-Olbia e tornarmene indietro. Oppure al contrario sbarcare ad Olbia e risalire lungo la sola dorsale centrale.
Entrambe le alternative prendono una settimana ciascuna.

Seguiranno aggiornamenti sulla preparazione della biga.

AGGIORNAMENTO DEL 29.05: per cause del tutto mie la partenza non è più scontata, tutt'altro. Vorrà dire che terrò il sogno nel cassetto, e speriamo di riuscire a mantenere la giusta condizione di allenamento.... nel frattempo però, durante la preparazione, sono riuscito a spaccare uno dei braccetti orizzontali del portapacchi anteriore Tubus Ergo..... e vabbé, i segni premonitori non mancavano.


AGGIORNAMENTO DEL 30.05: sembra che il sogno non ne voglia proprio sapere di starsene chiuso nel cassetto. La data di partenza adesso sembra assai probabile per lunedì 18 giugno. Chi vivrà vedrà, e qui si vive alla giornata....

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