martedì 24 giugno 2014

NC2C (ovvero i preparativi per la Norway Coast to Coast) - Parte 4

FONTI E MATERIALI


Risistemando tutti i files che ho accumulato per pianificare il viaggio, mi è venuto in mente di condividerli, perchè il materiale che ho raccolto o consultato su internet merita davvero una menzione speciale per ricchezza di informazioni.
Questo perchè, in un Paese che può vantare "solamente" fiordi, rocce, pareti scoscese e territorio impervio, dal fortissimo impatto scenico ma praticabile "au naturel" solo per poche settimane l'anno, e per il resto sono giacche, sciarpe e cappelli di pile, si sono indaffarati parecchio per valorizzare ogni possibile aspetto, angolino, attività.
Ogni contea, infatti, ha sviluppato un proprio sito internet che dialoga magnificamente in modo verticale con le risorse turistiche - pubbliche o private - presenti sul territorio.

Mi spiego con il primo esempio tirato a caso: il sito turistico della regione del Sognefjord elenca i link ai siti delle principali municipalità a vocazione turistica, oltrechè i link selezionati per attività di interesse. In più, denotando il limpido intento di fornire un servizio alla comunità e ai turisti stranieri, questi link sono elencati anche trattandosi di imprese private, senza conventicole o parrocchiette.

[AVVERTIMENTO: SIETE LIBERI DI SALTARE QUESTA PARTE.
E noi, invece, con lo splendore di territorio che sfacciatamente ci capita di calpestare, ce lo ricordiamo Cicciobello Rutelli nell'agghiacciante video implorare gli stranieri di visitare l'Italia?
Oppure l'esilarante sito istituzionale dell'Ente del Turismo che, se consultato in lingua inglese, regala perle da antologia del buonumore (chi può si vada a leggere la sezione "How to arrive": io mi sto ancora asciugando le lacrime dopo avere appreso dell'esistenza degli "air links", versione caciottar-pecoreccia dei "collegamenti aerei"... mortacciloro). Il buonumore cessa improvvisamente se qualcuno tenta di ottenere informazioni su come viaggare in treno+bici: il link a Trenitalia (O-R-R-O-R-E!!! Il nemico numero uno dei ciclisti in Italia!!!) non funziona e sembra che i ragazzi dell'Ente del Turismo ignorino l'esistenza di realtà come la FIAB oppure BICITALIA, che però, va detto, non offrono i propri siti tradotti (almeno) in inglese.

Vabbé, tralasciamo impietosi raffronti e domande retoriche, ché si rischia di vincere facile.

Fine della futile polemica "off topic".]

Ora, il materiale che ho raccolto o consultato per pianificare questo viaggio lo suddivido nelle seguenti categorie:
  • cartografia
  • baedeker
  • alloggi
  • diari di viaggio
  • meteo & clima
  • trasporti
  • altri strumenti online
Vediamo un pò.

Cartografia


Il punto di ingresso di ogni viaggio è, neppure a dirlo, Google Maps. Con le sue funzionalità consente già un primo livello di fantasia, ulteriormente incrementabile con la definizione di dettaglio sull'altimetria (funzione "rilievo"), oppure la vera e propria visualizzazione (funzione "street view"). Quest'ultima, personalmente, la uso con MOLTA moderazione, perchè il rischio certo è quello di "bruciare" il viaggio, e le sorprese che può offrire. Per contro, il grosso vantaggio è di poter prendere qualche riferimento visivo, talvolta indispensabile per risolvere passaggi complessi del viaggio.

Parente stretto (ma più abbiente) di Google Maps è Google Earth. Applicativo (un pò bulimico in termini di risorse hardware) da installare sul computer, regala la visione in 3D del terreno su immagini satellitari. Ingrandendo molto la visualizzazione, in zone coperte da rilievi satellitari ad alta definizione si ha un'ottima anteprima di ciò che si vedrà una volta lassù. Pertanto è da utilizzare con moderazione ancora maggiore (a rischio la sorpresa, e allora è meglio starsene a casa propria).

Tornando al classico, come supporto "analogico" ho scelto come miglior compromesso la mappa della Norvegia della Michelin, serie Carte Nazionali, nr. (11)752, con scala 1:1.250.000, già menzionata nella Parte 1. E' un pò grandina come scala, ma purtroppo le mappe cartacee della Norvegia scontano molto il fortissimo allungamento del suo territorio, e si verificano problemi di riproducibilità in volumi di carta ristretti e leggeri. Anche la risoluzione dei dettagli ne risente, ma in fondo la mappa cartacea è un "backup" del GPS (anche perchè, dato il clima piovoso della Scandinavia in estate, la carta presenta fortissimi limiti di utilizzo).

La vera chicca, però, l'ho trovata navigando per siti norvegesi. Si tratta di una delle guide cartografiche pubblicate dall'editore unipersonale (stupore et meraviglia) Castor Forlag, una raccolta di schede che descrive passo passo il tragitto da Drammen a Bergen, focalizzandosi sulla Rallarvegen.
Il titolare Knut Bjoraa, contattato personalmente su mia richiesta da un collega norvegese, percorre personalmente i tracciati di cui scrive, ne raccoglie tutti i dettagli salienti dal punto di vista di un viaggio a pedali, e li pubblica su supporti pregiatissimi. Il catalogo comprende svariati titoli, coprendo pressoché l'intera rete cicloviabilistica norvegese.
L'opera, in 18 schede, descrive con dettaglio 1:100.000, in Norvegese, Tedesco, Olandese e Inglese, quasi ogni curva. Ad esse si aggiungono 4 carte delle principali città attraversate. Per non lasciare nulla al caso, le schede sono plastificate: il risultato finale è una consistenza prossima a quella di un mazzo di carte da briscola lungamente rodato in un'osteria di paese (infatti l'intera raccolta di schede è PESANTISSIMA!!).
Infine, un volumetto esplicativo fornisce utili informazioni a carattere generale sulla nazione e sul territorio attraversato.
Il tragitto da me pianificato è però differente da quello descritto nell'opera, ad eccezione del segmento della Rallavegen, quindi le schede di mio interesse sono solo un numero ristretto. Il vantaggio è che posso estrarre quanto mi occorre e tralasciare il resto.

Per quanto riguarda la cartografia digitale, il caposaldo, la pietra miliare, la fortezza, insomma il riferimento unico e totale è Velomap. Si tratta di uno sviluppatore tedesco, che rielabora le mappe dell'atlante mondiale Openstreetmap e le "taglia" a misura di ciclista, con prevalente orientamento per il ciclismo su strada. Fratello gemello di Velomap è invece Openmtbmap, più specialistico sull'offroad e sui sentieri.
L'utilizzo di queste mappe è semplicissimo, nonchè gratuito: si può selezionare un Paese o un intero continente, comprese le isoipse, e si scarica il file. Quest'ultimo si può poi visualizzare, analizzare, arricchire con i POI personali mediante gli applicativi specifici. Io utilizzo il potentissimo Garmin MapSource, oppure il suo fratello scemo Garmin BaseCamp (meno potente, più grezzo graficamente e privo di alcune funzioni fondamentali, tipo la compilazione delle mappe a pacchetto per quadranti di interesse o la modifica delle rotte e delle tracce, ma in grado di condividerle in rete). Un altro applicativo opensource per giocare con mappe, tracce e rotte prima di inviarle al proprio dispositivo GPS è QLandkarte GT. Gratis, semplice, leggero come installazione.
Essendo basate sulla collaborazione diretta degli utenti, la definizione di dettaglio delle mappe è impressionante, soprattutto per gli esercizi commerciali e i trasporti. Anzi, una volta installate sul mio GPS devo sempre selezionare un livello di dettaglio inferiore (ce ne sono SEI), altrimenti la visualizzazione ne risulta rallentata specie nelle grandi scale.

Un'ulteriore fantastica alternativa online, sempre basata sulle mappe open source, è Norgeskart.

Per il comparto mobile, ho reperito un fantastico strumento di backup nelle mappe messe a disposizione sempre da Norgeskart, disponibili su Google Play. Questa applicazione, da scaricare in locale sullo smartphone, consente il download dei riquadri o "piastrelle" (tiles) di mappa che interessano, e di consultarli offline fino a cinque livelli di zoom. Con una scheda micro SD nel telefono si raggiunge la copertura completa del tracciato, ed ecco approntato un validissimo aiuto in caso di avaria del GPS.

Baedeker

Per farmi un'idea approfondita della Norvegia mi sono affidato a Lonely Planet e alla loro guida, acquistata di seconda mano su eBay.
Volume interessantissimo, completo e di facile consultazione, comprende anche ampi riferimenti al cicloviaggio. Ne ho tratto ampi spunti e dritte mica da ridere.

Sulla rete, invece, senza per questo ravvivare la polemica di cui sopra, è disponibile l'onnisciente sito dell'Ente del Turismo Novegese.
Detto semplicemente, c'è tutto, ma proprio tutto, compresa un'ampia sezione sul turismo in bicicletta. Proprio per non far mancare nulla, lo stesso sito mette a disposizione la propria guida in PDF, di più di 100 pagine. Non credo serva altro, bisogna leggere per crederlo.

Sempre sulla rete ho già menzionato i siti turistici delle contee, tipo:
Poi c'è anche GoNorway, altro utile tool.

E anche il turismo 2.0 con Virtualtourist.

Per non parlare poi di WikiTravel.....

Il problema, a quel punto, è diventato trovare il tempo per leggere tutto.....

Una chicca per iniziati l'ho trovata QUI: si tratta di un particolarissimo sito di cicloturismo tenuto da una coppia inglese. Con la collaborazione dei viaggiatori hanno messo su una mappa interattiva dei tunnels norvegesi, alcuni dei quali possono essere molto pericolosi se percorsi in bici. I tunnels sono censiti, elencati e classificati in ordine di pericolosità.
Il vero apice però lo raggiungono mettendo a disposizione il database in formato caricabile sul GPS. Io ne ho "tagliuzzato" il - voluminosissimo - contenuto, tenendo solo i POI che mi interessavano maggiormente. Ho così scoperto che sul mio cammino non incontrerò pressoché alcun tunnel, e i pochi sono classificati come sicuri (perchè brevi o bene illuminati, o entrambe le cose insieme).

Alloggi

Sfruttando i già citati Google Maps, Velomap, etc. ho cominciato a farmi un'idea delle tappe e di dove dormire. Ogni campeggio ha il proprio sito, dal più variopinto al più spartano.

L'unico catalogo che mi serviva, quello dei campeggi, l'ho trovato, bello e fatto in PDF, sul sito norvegese Camping.no. E' stato sufficiente, oltre ogni aspettativa.

Essendo io associato alla Hostelling International, l'organizzazione internazionale a cui fa riferimento in Italia la nostra Associazione Italiana Alberghi della Gioventù (AIG), è stato utile fare un giro anche sul relativo sito per trovare valide eventuali alternative, soprattutto a Oslo e Bergen. Queste alternative, però, le tengo di scorta in caso di tempo DAVVERO brutto...

Ad ogni buon conto, anche per quanto riguarda gli alloggi torna a far parlare di sè Google Maps. Infatti è stato sufficiente scandagliare il percorso alla ricerca della famosissima iconcina triangolare verde, per avere a portata di click indirizzi web, indirizzi email e tutte le informazioni su giorni/orari di apertura e servizi disponibili.

Una breve ricerca sul web mi ha consentito di reperire i POI per GPS contenenti l'intero database dei campeggi norvegesi. Anche questo l'ho dovuto ridimensionare notevolmente, soprattutto perchè la rete dei campeggi in Norvegia è estesissima, anche a latitudini impensabili per un cittadino originario delle coste mediterranee. Ho quindi sforbiciato parecchio tenendo i punti del mio tragitto principale, più una manciata di alternative valide.

Diari di viaggio

Come è noto, la nostra esistenza è troppo breve per riuscire a commettere tutti gli errori che ci servono ad imparare.
Seguendo quindi l'imperativo di imparare dalle esperienze degli altri mi sono tuffato in un bel pò di diari di viaggio.
La fonte principale è - neppure a dirlo - l'Associazione Italiana Il Cicloviaggiatore, che nell'apposita sezione del sito pubblica i diari dei soci.
E tanto mi è bastato....




[to be continued....]

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