giovedì 12 febbraio 2015

L'ALLEGRA VITA DEL CICLISTA - Parte 7: Visioni psichedeliche.

Immaginate che nevichi.

E, di per sè stesso, questo potrebbe anche non essere un ostacolo. Infatti avete deciso comunque di prendere la bicicletta per andare a lavoro, attrezzandovi alla bisogna con gomme chiodate e abbigliamento consono.

Immaginate di tornare da lavoro nel tardo pomeriggio lungo la vostra usuale strada provinciale larga e rassicurante, il solito traffico, le solite buche.

Vi godete lo spettacolo: un lieve turbinio vi mulina attorno, lievi fiocchi danzano nel cono di luce del faretto anteriore, tutto è ovattato, un paciugo scivoloso vi imbratta da sotto ma la cosa non vi preoccupa. Solo un pò più di attenzione, per il resto vi state divertendo. Vi sentite privilegiati.

La temperatura bassa e la vostra sudorazione, però, cominciano a giocarvi uno scherzetto antipatico: le lenti in policarbonato trasparente degli occhiali cominciano ad appannarsi copiosamente. Non c'è dito di guanto che possa rimediare a tale evenienza: anzi, il risultato che ottenete cercando di pulire col dito è ASSAI peggiore del male.

In breve, siete costretti a scostare gli occhiali dal volto per vederci qualcosa, esponendo gli occhi all'aria.

Immaginate allora che proprio in quel momento due fiocchi di neve, fratelli mai gemelli della stessa porzione di nube, si materializzino un centinaio di metri più in alto. Fluttuano leggeri, attirati verso terra, prima vicini, poi più lontani, poi ancora vicini, mentre scendono lievi e soffici.

Pensate adesso che i due fratelli, quei due minuscoli bastardi bianchi, piccole sferette irte di ghiaccio, nel loro moto discendente assumano (casualmente?) una distanza reciproca esattamente pari al vostro asse interpupillare, esattamente alla stessa altezza dei vostri occhi, esattamente mentre passate voi, che li raccogliete al volo con l'iride oculare. Due lamette ghiacciate piantate negli occhi allo stesso momento.

Nella subitanea cecità che ne consegue, l'oscurità si riempie di visioni a tema artico: Scott con la slitta al Polo Sud, il Generale Umberto Nobile, la Titina e la Tenda Rossa, Roald Amundsen, il blizzard canadese, il Passaggio a Nordovest.

Riuscite a riaprire gli occhi giusto in tempo per evitare un TIR bulgaro lanciato ai novanta e rimettervi in traiettoria.

Porca zozza, dannata neve.






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